Valle D’Aosta: residenze da fiaba, castelli e natura

Cosa vedere se programmate un viaggio nella piccola Regione italiana, ricca di storia antica e presente.

di Mimma Lo Martire

Aosta

Per visitare la Valle d’Aosta potete scegliere un luogo qualsiasi, non essendo vasta vi permetterà di girarla in lungo e largo senza perdervi nulla.

Magari come base di partenza optate per il capoluogo o comunque per un piccolo centro alle porte del parco del Gran Paradiso. La scelta è vostra.

Tutto è a portata di mano, sia che amiate la montagna e le escursioni ad essa collegate, oppure girare per castelli e dimore storiche.

Da non perdere ovviamente il capoluogo Aosta che, pur essendo una piccola città, offre ai suoi visitatori la possibilità di visitare un’ampia area archeologica; quella megalitica, riportata alla luce nel 1969, si estende per circa un ettaro e rivela uno dei più interessanti siti archeologici della preistoria in Europa: significative testimonianze di quasi cinque millenni di storia, dai momenti finali del Neolitico ai giorni nostri. Sono state individuate cinque fasi strutturali che, a partire dal Neolitico recente (fine del V millennio a.C.) e attraverso tutta l’Età del Rame (IV-III millennio a.C.), giunge all’Età del Bronzo (II millennio a.C.). E’ rimasta chiusa negli ultimi mesi, ma la buona notizia è che riaprirà il prossimo 11 novembre 2023, dopo più di un anno di accurati lavori di sistemazione.

Aosta, Teatro romano

Poi visitate la parte archeologica più recente, comprendente il Teatro romano, (a due passi da Porta Pretoria) e il criptoportico forense (Piazza Giovanni XIII), i resti della Chiesa paleocristiana di San Lorenzo (nel sottosuolo della Chiesa seicentesca a Via Sant’Orso), fino al MAR, il Museo archeologico regionale, situato nell’antico palazzo in Piazza Roncas,12. Il biglietto è unico per i quattro ingressi.

Inoltre, la storia della Valle D’Aosta è legata anche alla casata dei Savoia e rimangono parecchie residenze storiche di nobili sparsi in tutta la Regione, a cominciare dal castello della regina Margherita a Gressoney. Lì abbiamo avuto la fortuna di incontrare una guida davvero brava e coinvolgente che ci ha illustrato le meraviglie di questa splendida dimora, grazie ad una sovrana intelligente e illuminata.

Castello Savoia, Gressoney
Villa Margherita, Gressoney-Saint-Jean

Infine, l’altra regina – maestosa e bellissima – anche se un po’ violata dai cambiamenti climatici, è la natura, con le sue vette imponenti, dal superbo Monte Bianco, al Monte Rosa e Monte Cervino fino al massiccio del Gran Paradiso.

Monte Bianco, Valle D’Aosta
Cascate di Lillaz, Cogne

Davvero non poca cosa per la Regione più piccola d’Italia (poco meno di 3.261 km. quadrati). I fiumi e le cascatine sparsi per il territorio e il Parco del Gran Paradiso compreso fra i comuni di Cogne e Valsavarenche vi incanteranno. Cogne è una perfetta base di partenza per le varie escursioni da fare a piedi, come ad esempio quella (per niente impegnativa) fino alle cascate di Lillaz (frazione di Cogne).

Noi siamo andati in estate, quindi le località famose sciistiche invernali di Courmayeur,

Courmayeur, Municipio

Cervinia, La Thuile, Champoluc le abbiamo viste facendo un breve giro in centro. Molto bello anche il piccolo comune di Pré-Saint-Didier, con il suo impetuoso orrido, un piccolo canyon naturale scavato dal torrente Dora di Verney, a due passi dall’edificio che ospita le terme.

Pré-Saint-Didier, l’orrido
Forte di Bard, Valle D’Aosta

I turisti amano molto visitare il Castello di Fénis e l’imponente fortezza di Bard.

Castello di Aymavilles, Valle D’Aosta

A noi sono piaciuti molto anche quello di Aymavilles e Palazzo Gamba.

Castello di Fénis, Valle D’Aosta

 Sulla strada non perdetevi Pont D’Ael, un meraviglioso esempio della perizia ingegneristica dei Romani risalente al 3° secolo a.C.

Un ponte acquedotto a un’unica arcata, lungo più di 50 m e alto 56, con un duplice passaggio, superiore scoperto per l’acqua e inferiore coperto, nel Comune di Aymavilles. Qui potete visitare anche l’omonimo castello, una roccaforte del 1400, poi arricchita nei secoli successivi da diversi elementi, fino a divenire un’elegante dimora e di recente ristrutturato dalle Regione.

 Vale la pena di visitare anche Castello Gamba a Châtillon.

Castello Gamba, Châtillon

Quest’ultimo è un palazzo di inizio del secolo scorso, con un ampio parco ben curato e ospita collezioni di arte moderna e contemporanea. Durante la nostra visita ci ha affascinato la mostra “almost true” di Sarah Ledda, una pittrice nata ad Aosta, che ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Palermo.

Mostra di Sarah Ledda a Castello Gamba, Châtillon

Da cartolina il piccolo comune di Lillianes, nella bassa Valle del Lys, con il torrente sovrastato dal ponte in pietra del 1733 su quattro arcate e il vicino comune di Ponte St. Martin, con il bellissimo ponte romano omonimo.

Ponte di Lillianes, Valle D’Aosta

Da Courmayer, prendete la funivia che vi porterà sino in vetta al Monte Bianco, prima sosta Pavillon du Mont Fréty, poi punta Helbronner, Aiguille du Midi e foto di rito al “dente del gigante”.

Non dimenticate di fare un giro al giardino botanico alpino Saussurea, a 2.173 m. sul livello del mare, visitabile solo nei mesi estivi, perché nei mesi invernali il giardino e le sue piante tornano a riposare sotto la neve.

Giardino botanico alpino Saussurea, Monte Bianco

LA CURIOSITA’

Il parco di Castello Gamba

La sequoia gigante della California messa a dimora nel 1905, contraddistingue il parco e con i suoi 37 metri di altezza svetta su tutti gli altri esemplari di alberi. La pianta si è sviluppata molto bene, trovando nel clima ventoso e montano di Châtillon una favorevole collocazione, tanto che il diametro del suo tronco raggiunge i 217 centimetri.

La sequoia di Castello Gamba, Châtillon

Tra le altre piante, più di 150 alberi da tutto il mondo, si segnalano il Cipresso calvo (Taxodium distichum) e lo Spino di Giuda (Gleditsia triacanthos). Tutte le piante monumentali sono identificabili dalle targhe poste nelle vicinanze, contenenti i dati essenziali di riconoscimento. In primavera le passeggiate tra gli alberi sono rese ancor più piacevoli dalle vaste aree a prato che si arricchiscono di bulbose dai fiori sgargianti, soprattutto narcisi e tulipani. Il patrimonio arboreo del parco, la cui gestione è assicurata dall’Assessorato regionale Agricoltura e Ambiente, è monitorato tramite specifiche indagini sulla stabilità.

Ti potrebbe interessare leggere la seconda parte del viaggio in Alta Savoia e Provenza: da Aosta ad Annecy, gole du Fier e du Verdon.

Questo articolo ha 5 commenti

  1. Vincenzo Di Garbo

    Grazie sempre, Mimma, per le tue preziose informazioni. Ci hai presentato con splendide fotografie questa piccola ma bellissima regione, ricca di storia e soprattutto di attrazioni naturalistiche.

  2. Celeste

    Era da un po’ che non entravo nel tuo blog, Mimma, e devo dire che riesci a sorprendermi ogni volta. Dal linguaggio che usi per esprimere i magnifici scenari, descritti sempre con dovizia di particolari, agli splendidi scatti che realizzi: ogni cosa è sempre originale e mai banale.
    I tuoi viaggi, dei quali tu fai oggetto dei tuoi post, mi ricordano un po’ quelli di Licia Colò, ma tu sei più brava.
    Un abbraccio grande.

  3. Giuliana

    Articolo scritto con il cuore, come tutti gli altri del resto. Da sempre la piccola Val D’Aosta è stata una delle mete dei miei sogni. Ora, dopo la lettura di quanto da te descritto, sono ancor più desiderosa di poter vivere i luoghi e le atmosfere che ci hai raccontato.

  4. Marina

    Bellissime foto e descrizioni ….tutto da cartolina, sembra un mondo incantato ☺️quasi irreale

  5. Giuliana

    Semplicemente spettacolare!

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