I gabbiani ladri della Cornovaglia

Viaggio in Cornovaglia, fra i gabbiani ladri di St. Ives e i bei paesini sul mare nel sud dell’Inghilterra.

di Mimma Lo Martire

Sono davvero tanti i gabbiani incontrati nel nostro viaggio in Cornovaglia e nel sud dell’Inghilterra e tutti diversi l’uno dall’altro. Quello del “comitato di accoglienza” di Dover, i timidi seagull della spiaggia di Plymouth, i “ladri” sfacciati di St.Ives e Eastbourne, per finire con quelli rumorosissimi del pozzo luce dell’hotel di Brighton.

Gabbiani a St. Ives, Cornovaglia

La Cornovaglia, in particolare, è una terra piena di attrattive, ha diversi deliziosi paesini sul mare, il faro alla “fine del mondo” (Land’s End, a Penzance) e il bellissimo Minack Theatre di Rowena Cade a Porthcurno, il misterioso sito storico di Stonehenge, e poi l’affascinante isola di St. Michael’s Mount.

Land’s End, Cornovaglia
Spiaggia di St. Ives, Cornovaglia
Scorcio di St. Ives, Cornovaglia
Sito di Porthcurno, Cornovaglia
Scorcio del Minack Theatre, Cornovaglia
Stonehenge, Cornovaglia (cerimonia druidica)

St. Michael’s Mount

Il Monte San Michele è un’ isola tidale (durante la bassa marea è possibile raggiungerla a piedi), gemella del famoso Mont Saint-Michel in Normandia, nel nord della Francia.

Castello di St. Micheal’s Mount, Cornovaglia

L’isola di St. Michael’s Mount, si trova davanti al paese di Marazion, lungo la costa meridionale della Cornovaglia. I due luoghi sono storicamente collegati visto che, nel XI secolo, l’isola fu donata da re Edoardo il Confessore all’ordine monastico dell’isola francese.

A St. Michael’s Mount si trovano un villaggio, un antico castello (residenza della famiglia St. Aubyn) – costruito sulla cima del monte – e una chiesa medievale del XV secolo, circondata da splendidi giardini.

Giardino a St. Michael’s Mount, Cornovaglia

Sono davvero tante le cose che vengono in mente pensando a quel giro nel sud della Gran Bretagna.

Persino il meraviglioso B&B di Corinne e Allan (ora ha cambiato proprietà, ma a quanto pare non ha perso il suo fascino) a St. Just, Penzance, con le sue grosse galline ovaiole e i muri talmente spessi da rendere difficile persino il wi-fi di internet…

Hotel a St. Just, Cornovaglia (ex B&B di Corinne e Allan)

Il nostro viaggio in Cornovaglia è stato ispirato anche dai tanti film ambientati in quei bellissimi posti. Continuavo a dire, dobbiamo andarci, dobbiamo andarci e alla fine ci siamo andati. Ho un ricordo molto speciale dei carinissimi paesini sul mare e degli splendidi paesaggi.

I famelici gabbiani ladri di St. Ives

C’è una cosa però che non riesco a dimenticare e ne ridiamo, ancora oggi, a distanza di tempo, quando ne parliamo: i terribili e famelici gabbiani ladri di Saint Ives! Non bastavano i cartelli a salvarti da essi, chi ne ignorava le raccomandazioni se ne accorgeva a proprie spese!

Era davvero impossibile andare in giro con cibo da asporto o sedersi ai tavolini dei bar per mangiare qualcosa. Perché, ghiotti di patatine fritte e pizza o qualunque altra cosa calda e appetitosa (i gelati non sono graditi dai gabbiani) ecco che se avevi qualcosa da mangiare, subito arrivavano loro e, se non eri lesto a nascondere il cibo, te lo fregavano in un nanosecondo dalle mani!

Gabbiani a st. Ives, Cornovaglia

Abbiamo assistito a due scene divertenti, anche se per la prima, a dire il vero, ci è dispiaciuto un sacco per la vittima! Un lavoratore in pausa pranzo al quale era stato appena servito un bellissimo panino farcito di ogni ben di Dio, che in una frazione di secondo è passato dalle mani del legittimo destinatario – ancora con la bocca aperta e l’ipersalivazione galoppante, già intento a pregustarne il primo morso – al becco di un enorme e famelico gabbiano.

Il volatile è planato alla velocità della luce sul malcapitato seduto al tavolino di un bar in compagnia di un amico e poi, altrettanto velocemente, è scappato con il grosso e succulento bottino! Il blitz è stato così fulmineo che non ho proprio fatto in tempo né a filmare la scena, né a fotografarla…

La stessa sorte è capitata a una coppia di romantici fidanzatini, con un bel cartone di pizza fumante, incautamente decisi a mangiarla sulla spiaggia. Ignorando i cartelli di avviso, i due innamorati hanno appena fatto in tempo ad aprire il box, estrarre il primo slice di pizza e via… anche loro sono rimasti a bocca aperta.

Dapprima i due la prendono bene, ridono e fanno finta di niente, non volevano dare soddisfazione ai divertiti spettatori, ma evidentemente non hanno imparato la lezione…ed ecco che passano al secondo pezzo, e poi al terzo, ma anche questo prende subito il volo nelle fauci di un altro affamato gabbiano.

Infine, con la coda tra le gambe i due richiudono mestamente il cartone e finalmente capiscono che, se vogliono mangiare l’ultimo pezzetto di pizza sopravvissuto all’incursione, devono battere in ritirata e andare da un’altra parte. Si alzano e vanno via…non si sa dove. Speriamo al coperto e al riparo dai nostri volatili ladri…

Primo piano di un gabbiano

Che fossero loro, gli onnipresenti gabbiani, i principali protagonisti del nostro viaggio in Inghilterra si era capito subito, dal nostro sbarco dal traghetto che da Calais ci conduceva a Dover (con la nostra auto al seguito). Appena le ruote toccano la terraferma… ecco il primo simpatico seagull (come lo chiamano gli inglesi) a chiedere cibo. Zampettava proprio vicino al finestrino dell’auto e non ci ha mollati fino a quando non ha avuto qualcosa. Poi ne abbiamo incontrati dovunque e tutti di indole diversa. Da quelli più timidi e paurosi del lungomare di Dover ai “ladri professionisti” di St. Ives.

Insieme alle meraviglie viste durante il tragitto, i seagulls hanno colorato e divertito e anche disturbato, come a Brighton, il nostro soggiorno. Qui tutta la notte era un gran strepitare, e con il cortile del palazzo dove alloggiavamo a fare da amplificatore, è stato davvero uno (sgradito) concerto notturno!

Molo di Brighton, Inghilterra

Però li abbiamo perdonati. In fondo, la bellezza dei luoghi giustificava ampiamente anche quel po’ di disturbo alla quiete pubblica dei suoi rumorosi protagonisti…

Il Minack Theatre

Questo splendido teatro che si affaccia sul mare a Porthcurno,

a pochi chilometri dal faro di Land’S End, è nato dalle mani di una donna. Rowena Cade acquistò il promontorio nel 1920 e pezzo dopo pezzo, anche con l’aiuto di collaboratori

e amici, creò questo splendido scenario sul mare, dove ancora oggi vengono allestiti spettacoli teatrali, musicali e set di vari film.

Il primo fu “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare. Messo in scena dalla stessa Rowena Cade, nel giardino davanti casa sua, poi “la tempesta” negli anni trenta, già sul promontorio del Minack, con un palcoscenico ancora artigianale.

Nel corso di 50 anni, pietra dopo pietra, il promontorio divenne sede naturale di un teatro sempre più grande e più bello, perfettamente incastonato nella natura selvaggia dei luoghi. Vale davvero la pena di visitarlo!

Questo articolo ha 2 commenti.

  1. Vincenzo Di Garbo

    Grazie, Mimma, per questo racconto del tuo viaggio in Cornovaglia, ricco come sempre di notizie utili e di belle fotografie non solo su mete note, come le scogliere di Dover e il misterioso sito storico di Stonehenge, ma soprattutto su località meno conosciute, ma non per questo meno affascinanti come il faro “alla fine del mondo” a Penzance, il Minack Theatre di Rowena Cade e l’isola tidale di St Micheal’s Mount, gemella del molto più famoso Mont Saint-Michel in Normandia. Ma il tuo amore per la natura questa volta si nota quando parli dei gabbiani, veri protagonisti assoluti di questo viaggio, ma soprattutto nel racconto divertente dei gabbiani “ladri” di St. Ives.

  2. Marina

    Wow che bellezza… che bel posto, “tranquillo“ 😅 e incontaminato da quella che potrebbe essere la big London, …..dove l’uomo e la natura ancora convivono insieme….
    👍a Mimma che ci fai sognare di queste realtà ancora esistenti…

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