di Mimma Lo Martire

Se decidete di fare un viaggio in Australia, mettete in conto la piccola isoletta di Rottnest o Wadjemup. Non ve ne pentirete. Ormai è famosa per via della moda dei selfie con i piccoli marsupiali che “ridono”, i quokka.

E anch’io, che amo gli animali, l’ho messa in lista soprattutto per quello, per poter finalmente incontrare l’unico mammifero autoctono di questo incantevole luogo, a soli 20 chilometri al largo della graziosa cittadina di Fremantle.
Alloggiando vicino alla stazione ferroviaria di Perth, abbiamo scelto la strada un po’ più complessa. Decidendo di prendere il treno per Fremantle e poi, da lì il traghetto per Rottnest.
Ma se volete la vita più facile, allora basta acquistare una delle tante escursioni presenti sul mercato. Ce ne sono con il bus, con le bici, con l’auto, a piedi. Basta scegliere il tour che più si addice alle vostre esigenze e alla vostra forma fisica. Se non siete davvero allenati vi sconsiglio la bici, perché anche se l’isola non è molto grande, non è in pianura. Ci sono salite non proprio semplici da fare, soprattutto sotto il sole. Per carità niente di terribile, ma tenetene conto. Noi abbiamo preferito il bus, anche se, con il senno di poi, non avrei scelto “l’hop on hop off”, cioè il classico bus rosso dove sali e scendi quando vuoi. Meglio un bel giro organizzato, in modo da potere vedere più cose in maniera più razionale. L’isola è un angolo di paradiso, anche se nel passato è stata prima un carcere per gli aborigeni e poi più recentemente, anche per i prigionieri di guerra italiani, durante la seconda guerra mondiale.
Ha magnifiche spiagge, belle baie, e oltre alle star dell’isola, i deliziosi quokka, anche otarie, delfini e se siete fortunati persino le balene.
Indovinate qual è il primo animaletto incontrato? Proprio una simpatica mamma quokka, con il piccolino dentro al marsupio, che ci è venuta incontro, mangiando una ghianda e facendosi fotografare e filmare in tutta tranquillità. Un vero spasso! Vedete il breve video su mamma quokka…
Poi ce n’erano altri che si aggiravano sotto i tavoli dei turisti che mangiavano, nella speranza di arraffare qualcosa. Ma attenzione, non date cibo “umano” ai quokka: gli fa terribilmente male ed è proibito. In maniera particolare mai il pane! Sarei rimasta a Rottnest molto più a lungo, a godermi i suoi spettacolari panorami e le sue simpatiche otarie, che abbiamo visto sguazzare felici (ma sono tutti felici gli animali di quest’isola?) nella baia di Egle, a West End e Cathedral Rocks. Punti panoramici di spettacolare bellezza.

L’unico rammarico, della giornata trascorsa a Rottnest, è stato il non aver avuto più tempo. Il nostro ultimo traghetto per Fremantle ripartiva alle 16 e noi saremmo voluti restare ancora un po’, peccato.
Ma l’ultima mezz’ora l’ho trascorsa in compagnia di un anziano quokka, che praticamente si è infilato nel mio zaino perché c’era una mela e non mi ha più mollata fino all’arrivo del bus.

Ne ho approfittato per fargli un bel servizio fotografico. Ma essendo anziano non è certo fra i più bei quokka da mostrare! Ma per me è stato il quokka più simpatico di tutta l’isola. Esclusa la mammina, ovviamente…
Su questo blog ho scritto anche altri due post: uno su Kangaroo Island, Adelaide e il Cleland Wildlife Park; l’altro sulla Grande Barriera Corallina e sulla meravigliosa Green Island, un paradiso nel Mar dei Coralli.
Le tue dettagliate descrizioni e le tue bellissime foto fanno venire voglia di fare le valigie, anche se l’Australia non è in cima alla lista delle mie mete preferite. Fantastici posti sicuramente.
Eccola qua Mimma. Un altro articolo che non riesco a leggere senza emozionarmi. Anche questo come del resto tutti gli altri, non si limita ad una semplice descrizione di un viaggio. Non è una mera (ovviamente utile), proposta di un itinerario possibile, no. Il viaggio, spesso, è solo uno spunto, solo un pretesto. L’occasione irrinunciabile per te, di incontrare animali, con i quali tutti, stabilisci un rapporto di grande empatia. Attraverso i tuoi racconti poi, condividi con noi lettori, il tuo modo di “convivere” con gli animali che hai incontrato e…. il tuo modo di vivere il nostro “unico” Pianeta.
Con i tuoi racconti di viaggio ci trasmetti e ci i fai vivere sentimenti ed emozioni non solo tuoi, ma anche e forse soprattutto dei piccoli, grandi “amici” protagonisti dei tuoi incontri.
Il tuo spirito protettivo nei loro confronti non ti permette poi di tralasciare piccole raccomandazioni sui comportamenti che sarebbe opportuno seguire, per non interferire troppo con la loro quotidianità e con la loro esistenza sulla Terra.
Questo è quello che mi arriva attraverso il tuo blog.
Che dire allora:GRAZIE!
Simpaticissimi i quokka!!! È sempre un gran piacere leggere i tuoi racconti.
Complimenti per la tua descrizione precisa e minuziosa e per le belle foto, utili sicuramente ad altri viaggiatori e amanti della natura. Quasi quasi viene voglia di andare a Rottnest solamente per incontrare questi simpatici e allegri marsupiali. Peccato che l’Australia sia troppo lontana!
Grazie a te ho scoperto l’esistenza dei quokka, di cui, a dir la verità, ero ignara. Sono animali dolcissimi e meravigliosi. Grazie a te, Mimma, per averci raccontato in pillole il tuo viaggio in Australia e per il video con mamma quokka. Questo blog è un serbatoio di materiale prezioso per gli amanti dei viaggi. Complimenti come sempre.
Io, a dire il vero, non sapevo neppure cosa fossero i quokka! Molto simpatici davvero! Anche il posto sembra incantevole. Grazie per tutte le info.
Grazie a te! Sei sempre il più attento e preciso fra i miei amici lettori😀. Tu ed Alessandra siete sempre i primi a leggere i miei racconti. Dopo mio marito,ovvio. Mi fido dei vostri giudizi. Ancora grazie.
Grazie, Mimma, per tutte queste preziose informazioni così utili per tutti gli amanti dei viaggi e degli animali. Io devo confessarti che non conoscevo nemmeno l’esistenza di Rottnest: l’isola dei quokka. Complimenti per le bellissime foto e soprattutto per il filmato con la simpatica mamma quokka!